Il progetto

BBPlug svilupperà supporti per semina in biomateriale a valore aggiunto ottenuto dagli scarti di produzione degli alimenti vegetali. Il biomateriale sarà addizionato di agenti biologici che stimolano la crescita delle piante e molecole che tamponano gli sbalzi termici. Essendo biodegradabili potranno essere immessi nel terreno senza dover estrarre la piantina, operazione necessaria quando vengono utilizzati supporti in plastica. Questo migliorerà la produzione in ortoflorovivaismo in quanto le piante potranno beneficiare della presenza dei biostimolanti fin dalle prime fasi di crescita e non soffriranno stress termico durante la crescita in semenzaio né lo stress dovuto al trapianto in piena terra. Il nuovo prodotto ha la potenzialità di creare nuove opportunità di lavoro nel settore dei biomateriali, contribuire al raggiungimento di uno sviluppo circolare nell’economia del settore agroalimentare ed in generale aumentare la coscienza ecologica nei cittadini.

Il progetto BBPlug intende rispondere a diversi importanti bisogni e criticità che interessano la società ed il mondo produttivo:

  • l’elevata produzione di scarti della filiera agroalimentare, in particolare quelli generati dall’industria degli alimenti vegetali freschi (frutta e verdura) di pronto consumo definiti alimenti di quarta gamma
  • la necessità di una transizione verso un’economia circolare nel settore agroalimentare, dove gli scarti di lavorazione divengono risorse per il comparto produttivo
  • la necessità di ridurre la produzione e l’impiego di utensili monouso in plastica a favore di materiali biodegradabili ed ecosostenibili, comportando vantaggi per l’ambiente e la generazione di nuove opportunità di lavoro nel settore emergente delle bio-plastiche
Schema di un approccio circolare di riutilizzo di biomateriali derivati da rifiuti alimentari arricchiti da agenti biostimolanti